Punto di non ritorno

Oggi no, non doveva andare cosí non oggi dopo aver provato la tuta da sci dopo aver sentito la commessa dire' questi pile vestono piccolo ci vuole una taglia da uomo' ecco come si arriva ad odiarci, guardarsi allo specchio e desiderare di strapparsi la carne di dosso soffrire, volere la magrezza , voler vedere uno sceletro sempre piú sottile, fino a scomparire.
Eppure ieri ho saltato il pranzo e a cena dovevi mangiare un po' di torta salata, e quei fagioli che ho afferrato e buttato giú senza pensare, erano pochi , ma ero giá sazia , eppure ho voluto mangiarla, quella sottile fettina di torta salata, pure col mal di pancia, dov'eri ANA quando dovevo punirmi? Far schioccare quell' elastico tanto da lasciare un solco? E stamani doveva esserci un numero in meno ma no, invece uno in più , l' umiliazione, la sconfitta, e vuoi morire, e morirai. Grassa.
Era quello il mio momento di non ritorno, il momento di scegliere tra una vita normale, felice , e una vita di dolori sofferenze sacrifici, una vita dannata. Ma come si fa ad atlrrendersi dopo una scomfitta tanto vergognosa da offenferti?
E quando arriva, quel momento cerchi qualcuno, chiunque, che ti possa sostenere, consigliare, e chi c'era alla 6 di mattina a piangere con me sulla bilancia? Lei mel'ha promesso,ancora una volta,dove'ere ieri maledetta??? Lo sai che non posso farcela da sola nessuno cela fa, da solo.
Eppure era l' unica speranza e mentre mi ripeteva che maipiú sarei stata sola, io le ho creduto, e ira che un po' ci penso mi sento triste perchè saraà dura.... Intanto oggi, melo merito, non mi è permesso mangiare.
Giuls